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Le rivolte di ottobre

Ottobre è stato un mese di rivolte in tutto il mondo, e in America Latina molti paesi sono stati percorsi da manifestazioni e proteste, ognuna diversa come ci descrive Raúl Zibechi ne Le rivolte di ottobre.
In Ecuador si apre uno spiraglio per le Nazioni Indigene (riconosciute tali dalla Costituzione): il governo ha dovuto cedere di fronte alla determinazione nonviolenta delle Nazioni Indigene confederate nella Conaie che si erano preparate con obbiettivi chiari e organizzazione ferrea, presupposti irrinunciabili per costituire un fronte coeso. Pablo Davalos, economista ecuadoregno, sottosegretario al Ministero dell’Economia sotto il governo Correa e oggi assessore della Conaie, ci  racconta come ci sono arrivati. Raúl Zibechi invece analizza come si è messa in moto la macchina politica delle assemblee indigene che alimenteranno i dibattiti del prossimo venturo Parlamento dei popoli, che costruirà, attraverso una minga (lavoro collettivo) plurinazionale, una proposta di un nuovo modello economico che assicuri il sumak kawsay (vivere bene).

Buona lettura!

la redazione di camminar domandando

Venezuela: Affrontare il caos

La situazione in Venezuela è delicata, e per gli osservatori esterni, non facile da cogliere in tutte le sue sfaccettature. Proponiamo alcuni testi, in lingua originale, che illuminano, ciascuno da punti di vista diversi, il “caso Venezuela”.

Edgardo Lander, sociologo venezuelano, analizza il bilancio dell’esperienza bolivariana, segnalando slanci, risultati e limiti delle politiche degli ultimi anni che hanno comunque spesso migliorato la vita di “quelli che stanno in basso”.

Voci importanti in questo momento, ci sembrano essere quelle che recentemente , alla ricerca di una strategia di sopravvivenza e di vita contro la sempre più violenta espropriazione di terra, di sussistenza e di dignità operata dalle imprese e dai governi, si sono incontrate per “affrontare comunitariamente il caos”.

Infine un’intervista di Lander e Miriam Lang sulla fine di un’età dell’oro per il progressismo latino-americano che prende in esame, oltre al Venezuela, anche Bolivia ed Ecuador .

Buona lettura!

Venezuela: la experiencia bolivariana en la lucha por trascender al capitalismo.pdf

Affrontare comunitariamente il caos

América Latina: ¿fin de una edad de oro? Entrevista a Miriam Lang y Edgardo Lander

Pablo Dávalos: SU SILENZI E COMPLICITÀ : LA SINISTRA LATINOAMERICANA IN EPOCA POSNEOLIBERISTA

Pablo Davalos

In America Latina si dibatte animatamente se siamo alla fine del “ciclo progressista” (Zibechi, Gudynas. Almeyra, frei Betto…), o se si tratti solo di una pausa o addirittura se il ciclo non sia affatto concluso e si tratti solo di analisi malevole (Sader, Cabrera…). Gli argomenti degli uni e degli altri sono interessanti da esaminare e lo faremo a breve, Ci preme però sottolineare che esistono molti elementi “interni” che facevano presagire da tempo ciò che oggi sta accadendo. Così già nel 2009 Pablo Dávalos, un intellettuale scomodo e in questo caso preveggente, aveva indicato chiaramente le contraddizioni che si andavano configurando nella sinistra latinoamericana e nei governi detti “progressisti”. Perché riesumare ora un articolo di 6 anni or sono? Perché allora il coro di lodi a questi governi era quasi unanime, sia nella sinistra latinoamericana che in quella nostrana, e la crisi odierna di questo ciclo viene da molti addebitata a ragioni “esterne” alla regione (la solito perfidia yankee, coi suoi “golpes suaves”, pur se è fuor di dubbio che la favorisca e ne approfitti) evitando così quella necessaria e salutare autocritica, i cui elementi erano, volendo, già chiari. Ma c’è un secondo motivo: Dávalos indica con chiarezza i nuovi meccanismi del potere capitalista, apparsi chiari nel “lulismo”. Si tratta di quella “egemonia ás avessas” (egemonia a rovescio) analizzata così bene dal sociologo brasiliano Chico de Olivera (https://blognooficial.wordpress.com/?s=hegemonia ) e qui evocata anche da Dávalos. Il capitale è disposto anche a rinunciare a parte dei suoi simboli pur di garantire il meccanismo di accumulazione. Se oggi per continuare l’accumulazione è necessario cedere simbolicamente il potere alla sinistra, che lo si faccia. Ricorda in niente casa nostra? (A.Z)

Leggi sul sito     –     Scarica in pdf: Davalos_Silenzi_e_complicita

Buen Vivir: intervista con Alberto Acosta

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Il buen vivir si presenta come alternativa radicale al capitalismo: propone una relazione nuova tra gli esseri umani e, fondamentalmente, una nuova relazione degli esseri umani con la natura. Presentiamo una conversazione in lingua originale con Alberto Acosta, uno dei principali teorici dell’argomento.

Leggi sul sito o scarica in pdf Intervista A. Acosta: Buen Vivir

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