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Gustavo Esteva

SCIENZA MALATA

Sempre più spesso le innovazioni tecnologiche e scientifiche ci vengono  presentate come un incontrovertibile e benefico progresso, soluzioni da accogliere con entusiasmo, che ci renderanno la vita più facile e risolveranno problemi finora irrisolvibili.  Quasi sempre queste innovazioni consentiranno lauti guadagni ad alcuni. Dopo tutto, garantisce la Scienza!

Altrettanto spesso però, a queste squillanti e trionfali trombe della Scienza, rispondono altri scienziati che sollevano questioni che appaiono rilevanti e che illuminano le possibili, gravi conseguenze che queste innovazioni potrebbero avere sull’umanità tutta.

Pur se pensiamo che la scienza sia in grado di risolvere molti problemi (sempre che la ricerca sia libera da pressioni o conflitti d’interesse) crediamo anche che essa sia vera scienza quando non propugna dogmi ma si basa su ricerche sperimentali dimostrate e ripetibili, condotte con metodi validi di indagine e analisi, basate su dati raccolti e ordinati e comunicazione chiara e trasparente delle conclusioni. Conclusioni sempre discutibili alla luce di nuove evidenze, conoscenze o scoperte. Mettere in discussione, con l’onere della prova, verità date per scontate non è antiscientifico. Qualsiasi censura del dibattito scientifico, invece, è certamente controproducente per il pensiero scientifico stesso. E, in mancanza di certezze scientificamente provate, deve prevalere il principio di precauzione.

Silvia Ribeiro, ricercatrice del Gruppo ETC,  ci racconta come, sia nel caso dell’intelligenza artificiale che per quanto riguarda il 5G, gli scienziati siano tutto fuorché unanimi nel plauso a queste innovazioni e di quanto sia importante essere informati per non diventare le cavie consenzienti di esperimenti potenzialmente molto pericolosi oppure trovarsi ad accettare soluzioni che risolvono alcuni problemi mentre ne determinano di peggiori.

Continua intanto la publicazione degli editoriali di Gustavo Esteva su La Jornada dal Messico

Leggi sul blog:

2019 06 08 Le minacce della rete 5G

2019 07 06 L’intelligenza artificiale accresce il caos climatico

Cammini di guarigione: la nostra proposta siete voi!

 

Messico: un fondamentale “cammino di guarigione” ai margini di un processo elettorale “corrotto, dispotico e razzista”. I collettivi che sono sorti per sostenere la candidata indipendente Marichuy (portavoce del Consiglio Indigeno di Governo) hanno deciso di non sciogliersi dopo la raccolta delle firme necessarie a rendere esecutiva la candidatura, ma di continuare a lavorare uniti, per le proprie finalità. Una scelta a cui pochi hanno dato peso, ma che sarà carica di conseguenze.

Abbiamo voluto associare a questo articolo di Esteva la notizia della costituzione dell’Assemblea Autonoma dei Popoli della Cuenca de México, un esempio concreto e significativo di lotta autonoma e responsabile contro la sottrazione di terre di uso comune e contro i tentativi istituzionali di imporsi attraverso false assemblee comunitarie.

leggi sul sito:

link: 2018 01 18 Cammini di guarigione

link: I popoli nahua decidono di camminare per proprio conto

Vogliono tutto

Non è l’anno della Buona Novella! La guerra del capitalismo contro il mondo si intensifica e distrugge tutto al suo passaggio: natura, strutture sociali, cultura alla rincorsa dell’ultimo profitto, possibile o impossibile non importa.

Urge contarci e riconoscerci, secondo Gustavo Esteva, nel consueto commento su La Jornada; ma anche riflettere sul dopo, come fa Alberto Acosta raccontando il buen vivir in Ecuador. Magari anche cambiando qualche legge sui paradisi fiscali, su cui ragiona invece Emir Sader.

Pubblichiamo anche un articolo in spagnolo sulla vicenda dell’ <<indio>> Quintin Lame, una storia di violenza, sterminio e criminalizzazione che evidenzia la lunga consuetudine repressiva e genocida degli Stati nei confronti dei popoli originari, tutt’ora in corso.

Facciamo a tutti i nostri auguri per un migliore 2018!

la redazione di camminardomandando

A 100 anni dalla grande rivoluzione russa

In America latina il trotschismo e la polemica contro Stalin e la sua gestione della Rivoluzione d’Ottobre sono tuttora diffusi anche in ambiti non strettamente intellettuali come ad esempio in questo scritto del leader campesino peruviano Hugo Blanco Galdos, pubblicato sul numero  134 della rivista Lucha Indigena da lui diretta.

Leggi l’articolo di Hugo Blanco su camminardomandando

Sette università messicane si ritrovano senza fondi statali, sospesi “in segreto” fino all’approvazione del bilancio. Una mossa che privilegia l’università privatizzata, segnando l’esclusione di quanti sono considerati “vite inutili” .

Leggi il commento di Gustavo Esteva su camminardomandando

 

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