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Jack e il Gigante della nuvola

“C’era una volta…” comincia sempre così il racconto di una fiaba, universo fantastico dove la realtà, il sogno e l’incubo si intrecciano strettamente per poi risolversi nel lieto fine. Anche questa nostra fiaba si conclude con un lieto fine… E con un invito a farlo entrare nella realtà!

Un invito urgente, come risulta da un allarmato rapporto che abbiamo tradotto da GRAIN: i Giganti Tecnologici stiano promuovendo in tutta fretta, approfittando della pandemia, l’agricoltura industriale e l’agricoltura a contratto, indebolendo l’agroecologia e i sistemi alimentari locali attraverso lo sviluppo delle loro piattaforme di agricoltura digitale.

Ma vogliamo chiudere con un cartone animato, sempre dal sito di GRAIN, che ci ricorda che siamo semi…di resistenza.

scarica in pdf Jack e il Gigante della Nuvola

L’irruzione dei Giganti Tecnologici nell’agricoltura è un disastro per il settore alimentare mondiale

Semi di Resistenza

Buona Pasqua!

la redazione di Camminardomandando

Assalto al cibo

“Un attacco su più fronti è in corso da parte delle più grandi multinazionali dell’agroalimentare – spalleggiate da quelle dell’informatica e da altre – per appropriarsi del potere decisionale globale sulle politiche agricole e alimentari. Il tentativo è quello di riconfigurare il sistema della governance internazionale – attualmente basato su agenzie pubbliche e delle Nazioni Unite, come la FAO – e della ricerca agricola, per creare istituzioni globali gestite dalle transnazionali e dipendenti da esse, ma da cui si possano stabilire le politiche pubbliche valevoli per tutti i Paesi”. Questo l’incipit di Nuovo assalto al cibo, di Silvia Ribeiro, ricercatrice e direttrice del Gruppo ETC per l’America Latina. La Ribeiro è anche autrice degli altri due articoli che proponiamo, sempre su agricoltura, alimentazione e i continui tentativi di esproprio del controllo sociale sul cibo da parte dei Giganti Tecnologici, che mirano alla concentrazione di ogni processo e input (dalla terra al pane) fermamente in mano loro.

Nuovo assalto al cibo

Cibo digitale? No, grazie.

No al pane transgenico

Geoingegneria e cambiamenti climatici

Si è chiusa a Katowice in Polonia domenica 16 dicembre la COP24, la conferenza internazionale sul clima, con una dichiarazione che ha scontentato molte associazioni della società civile che vorrebbero impegni più decisi, consistenti e di sistema, per riuscite a fermare il cambiamento climatico e l’incremento dell’anidride carbonica in atmosfera, con il suo effetto d’innalzamento delle temperature.

Dalla Conferenza emerge che il sistema esistente, per la propria perpetuazione, vorrebbe imporre come “fatto compiuto” l’applicazione di nuove tecnologie di mitigazione che consentirebbero di continuare ad abusare del pianeta come oggi. Queste tecnologie di geoingegneria sono pericolose perché non possono essere testate se non su vasta scala, con impatti ambientali, economici e sociali estremamente rilevanti.

Pubblichiamo sul nostro blog i seguenti contributi:

Un introduzione al tema da parte di Silvia Ribeiro, ricercatrice e responsabile del Gruppo ETC per l’America Latina:

Come uscire dal caos climatico?

E ulteriori approfondimenti dal Gruppo ETC:

Tecnologie di geoingegneria

Geoingegneria: la grande cattiva soluzione

Geoingegneria: tentativi USA

Inoltre, 110 organizzazioni internazionali e nazionali e 6 assegnatari del “premio Nobel alternativo” hanno reso pubblico un Manifesto contro la geoingegneria, anch’esso reperibile sul blog in italiano e scaricabile in pdf.

Buona lettura e buone Feste!

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